iPhone 5 (o 4S) iOS 5 e Mac OS X 10.7 Lion: il punto della situazione

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Col keynote alla WWDC 2011 del prossimo 6 giugno, Apple si prepara a scoprire le sue carte circa il futuro dei suoi sistemi operativi. Mac OS X Lion è praticamente pronto (diverse sono le voci che riportano che la golden master già in fase di test interno al campus Apple) e, salvo novità dell’ultimo minuto o sorprese tenuteci nascoste sino ad ora, dovrebbe vedere la luce in estate con le caratteristiche che ormai conosciamo tutti: Versioni, Multitasking alla iOS, Mission Control, LaunchPad, AirDrop e tante migliorie sotto il cofano rispetto a Snow Leopard. Ampia parte del keynote sarà dunque dedicata alla presentazione di Lion, con buona pace di chi crede che Apple abbia abbandonato i Mac per dedicarsi al sicuramente più redditizio settore mobile. 

I veri punti di domanda, però, rimangono essenzialmente due: quale sarà il futuro di iOS e ci sarà un nuovo iPhone per quest’anno? Procediamo con ordine. Per quanto riguarda il discorso iOS assisteremo sicuramente a qualche piccola rivoluzione circa le notifiche push, che ora come ora sono gestite piuttosto male e un miglior riconoscimento vocale grazie all’accordo di Apple con Nuance, la società che sviluppa i software per la dettatura Dragon ed è molto probabile anche l’implementazione dei widget (magari con una dashboard stile Mac OS X e non con una soluzione alla Android, scomoda e caotica). 

Se ad oggi Apple non ha tenuto la consueta conferenza dedicata alla roadmap di sviluppo di iOS, significa che le novità che saranno implementate nel nuovo sistema riguarderanno sia una migliore integrazione con i servizi di Mac OS X (AirDrop su tutti) sia con i nuovi servizi cloud che dovrebbero essere lanciati entro la fine di quest’anno, fra cui ricordiamo lo streaming della propria libreria di iTunes (o di tutto il catalogo a fronte di un abbonamento mensile). iOS 5 dovrebbe, dunque, rappresentare un punto di svolta per Apple: il processore A5 ha una enorme potenza di calcolo e sarebbe sprecato per un sistema operativo ancora simile all’attuale. Se non mi credete, provate un iPad 2.

Infine la questione iPhone 5: come chiunque può notare i cicli di rilascio dei nuovi prodotti sono quasi sempre annuali e i veri salti generazionali si verificano ogni due o tre rilasci (iPhone EDGE e 3G erano pressoché identici, il 3GS era una versione potenziata del 3G e il 4 ha segnato un vero punto di svolta e lo stesso discorso può farsi per iPad e iPad 2), quindi non è escluso che il nuovo terminale possa vedere la luce a margine del keynote come one more thing: processore A5, forse più RAM, 64GB di memoria, un miglior processore grafico, una nuova fotocamera e una antenna ridisegnata appaiono come le novità più probabili. Il nome del nuovo terminale? Scommetto più su iPhone 5 che su iPhone 4S: anche se sarà solo una versione riveduta e corretta del 4, chiamarlo 4S sarebbe come cancellare tutto il marketing di Apple orientato a far andare di pari passo il nome dell’iPhone di punta, il nome del processore (ricordiamo che il primo chip Apple è stato chiamato A4) e il nome dell’ultima versione di iOS, senza dimenticare che il nuovo iPad è stato chiamato iPad 2 e non iPad 1S o similia.

E ora a voi la parola.

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