Ping, la risposta di Apple a MySpace che fa paura a Facebook

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Ping

Durante il keynote di ieri, Apple ha lanciato una nuova feature di iTunes: Ping, il social network musicale secondo la Mela, sviluppato dal team dell’acquisita Lala.
Ad un primo sguardo, Ping sembra ancora molto acerbo: dall’impossibilità di caricare fino a qualche ora fa la propria foto profilo alla mancata visualizzazione di chart degli utenti, di foto e video degli artisti che seguiamo e della sezione concerti, per poter acquistare i ticket di quelli più vicini a noi.
Mentre il primo problema si è rivelato momentaneo (i server sono stati letteralmente presi d’assalto!), la mancanza di foto e video degli artisti, pubblicizzata nientepopodimeno che da Lady Gaga in persona, non è stata ancora colmata, così come continuano a non apparire le chart e la sezione ticket (ok, forse in Italia è chiedere troppo).
Cos’è, dunque, Ping? E’ un social network a metà fra Facebook e Twitter: possiamo avere solo due liste (di persone e artisti che seguiamo e di persone che ci seguono), possiamo commentare le azioni dei nostri amici e mettere un bel “Mi Piace“, ma, attualmente, l’aggiornamento degli status e il caricamento di foto e video sono ad unico appannaggio degli artisti. Certo, permettere a tutti di caricare foto e video richiederebbe uno stress troppo forte per la webfarm Apple, non pensata per questi servizi, ma quanto meno abilitare l’aggiornamento status (senza limitarlo ai soli status/commento che possiamo mettere usando la funzione Pubblica accanto al menù a tendina di un brano presente sullo store) potrebbe dare una marcia in più allo sviluppo della community, che, tuttora, stenta a decollare.
A cosa bisogna imputare questa partenza lenta? Se Ping nasce come risposta a MySpace (rectius, è un MySpace per artisti affermati!), chi ha tremato deve essere stato il povero Zuckenberg, in pieno invasamento da lato oscuro della Forza (alla Steve Ballmer, insomma): nonostante Apple avesse già pronti foto e video che pubblicizzavano la possibilità di usare Facebook Connect per cercare chi fra i propri amici è iscritto a Ping e importarli così nella lista “Persone che segui”, all’ultimo istante questa feature è stata disabilitata perchè, secondo quanto dichiarato dallo stesso Steve Jobs ad una giornalista del Wall Street Journal, “le richieste di Facebook erano troppo onerose da sostenere”. E’ senza dubbio una risposta che lascia adito a diverse interpretazioni, ma quasi sicuramente Facebook, avendo paura di perdere utenti, avrà alzato le condizioni economiche per permettere l’integrazione delle due piattaforme.
Del resto, in un momento storico in cui MySpace è costretta a piegarsi a Facebook Connect per non soccombere e il social network blu vale 15 miliardi di dollari (contro i “soli” 4 miliardi di dollari per i quali oggi è stata venduta Burger King!), questi può permettersi di dettare le condizioni necessarie a difendere il proprio dominio sul “mercato”. Tutto questo finchè il vero social network di Apple (quello che Ping diverrà nel corso del tempo, con tutti i miglioramenti che Cupertino potrà apportare) non sarà un suo diretto competitor.

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