PSP2: un iPhone agli steroidi?

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Qualche ora fa Sony ha presentato la sua nuova PSP2, conosciuta con il codename NGP, Next Generation Portable. Le promesse legate alla consolle sono parecchio elevate: grafica agli stessi livelli della PS3, tecnologia all’avanguardia, gameplay rivoluzionario. Premesso che finchè non potremo provarla non possiamo giudicarla senza rischiare di emettere giudizi affrettati, basiamoci sui dati relativi all’hardware e alle demo video rilasciate per orientarci e capire se la PSP2 sia davvero una rivoluzione.

Le specifiche tecniche dichiarate da Sony sono le seguenti:

CPU: ARM CortexTM-A9 core (4 core)
GPU: SGX543MP4+
Dimensioni: circa 182.0 x 18.6 x 83.5mm (larghezza x altezza x profondita)
Schermo: 5 pollici (16:9), 960 x 544, circa 16 milioni di colori, OLED
Touch screen: Multi-touch capacitivo
Touch pad posteriore: Multi-touch pad capacitivo
Fotocamera frontale e posteriore (non vengono specificati i megapixel, NdR)
Sonoro: altoparlanti stereo e microfono incorporati
Sensori: sistema di sensori di movimento SixAxis con giroscopio e accelerometro a tre assi
Bussola elettronica a tre assi
Localizzazione: GPS, Wi-Fi location service
Tasti e interruttori: tasto PS, tasto di accensione, croce direzionale, pulsanti d’azione (triangolo, cerchio, croce, quadrato), pulsanti dorsali R e L, stick analogici destro e sinistro, START e SELECT, Volume +/-
Comunicazione Wireless
Connettività alla rete mobile 3G
WiFi: IEEE 802.11b/g/n (n = 1×1) Infrastructure mode/Ad-hoc mode
Bluetooth: 2.1+EDR ?A2DP/AVRCP/HSP

Partiamo dal processore la cui architettura è basata sull’ARM A9 multicore, la stessa che molto probabilmente sarà il cuore di iPad 2 e iPhone 5, anche se nella sua versione dual core e non quad come in NGP: un grosso investimento da parte di Sony che, dovendo contare su dei cicli di refresh dell’hardware ben più lunghi rispetto all’anno a cui ci ha abituato Cupertino, ha preferito puntare direttamente su una cpu più complessa. La scheda grafica, di enorme potenza, è basata sull’architettura VortexVR, capace di rendere immagini ad alta risoluzione sui dispositivi mobili senza alcun affaticamento del processore.

Le dimensioni dello schermo rimangono pressoché inalterate, anche per mantenere la retrocompatibilitá con la prima PSP, ma guadagna il touchscreen capacitivo: come su iPhone saranno possibili gesture multitouch sia per la gestione del dispositivo sia per le sessioni del gioco che potranno contare anche su di un pad, sempre multitouch, posto sul retro della consolle: che io ricordi, questo è un vecchio brevetto Apple, registrato ma mai sfruttato fino ad ora.
Infine ricordiamo l’implementazione (finalmente!) del secondo stick analogico, del wifi N, delle due fotocamere (di cui non si conosce ancora la risoluzione) e della tecnologia SixAxis, basata su un giroscopio a tre assi e sui sensori di movimento.

A un primo giudizio sembra quasi che Sony senta il fiato sul collo da parte di Nintendo con il suo innovativo 3DS e di Apple con i suoi iDevice, tanto da creare una vera consolle portatile per hardcore gamer: se la grande N e Cupertino puntano più su un mercato casual, Sony è ben conscia che la sua fetta di mercato è costituita da amanti degli FPS e della grafica dettagliatissima che, magari, lasciano l’innovazione in secondo piano fra le priorità del proprio divertimento.

Per quello che mi riguarda, PSP2 si potrebbe rivelare una grande consolle portatile se solo il parco titoli offrirà qualche gioco di spessore: se le software house si limiteranno a sfruttare i propri brand per creare giochi dall’ottima grafica ma dalla trama inconsistente e dalla scarsa longevità, è facile intuire che PSP2 potrà godere di una fetta di mercato pari o minore dell’attuale consolle portatile di casa Sony.

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