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Il futuro del 3D senza occhiali è Toshiba. O no?

Al CEATEC 2010, il grande expo di elettronica che si tiene in Giappone, c’è stata anche Toshiba che ha presentato una nuova linea di televisori retroilluminati a LED: Regza 3D TV, in grado di riprodurre immagini tridimensionali e permettere allo spettatore di goderne la visualizzazione senza il bisogno di indossare gli appositi occhiali.

Questo risultato è stato raggiunto grazie a lenti lenticolari e alla trasmissione di immagini multiparallasse (multi-parallax picture transmission) di cui i televisori sono dotati.
La multi-parallax picture transmission fa sì che lo schermo, che ha quattro volte il numero di pixel di cui è dotato un Full HD, riesca a gestire, riprodurre ed unire immagini riprese da 9 diverse angolazione in 1 sola, il tutto in tempo reale grazie al processore Cell lo stesso montato sulla PS3. Toshiba si discosta così da Sharp che invece utilizza due soli angoli di visione.
Le lenti lenticolari non sono altro che una pellicola che supplisce alla mancanza degli occhiali svolgendo la loro stessa funzione ovvero di separare il segnale; stesso principio adottato nel Nintendo 3DS.

I televisori avranno porte HDMI, USB, LAN e REGZA. Il modello da 12 pollici avrà inoltre un ingresso per schede SD con la possibilità di leggere immagini JPEG e file AVCHD.

La casa giapponese ha presentato due modelli, uno con diagonale da 21 pollici che arriverà sul mercato con una dimensione di 20 pollici denominato 20GL1 e risoluzione 720p il secondo invece dal nome 12GL1 è un 12 pollici con una risoluzione di 466×350 pixel.

Le due versioni saranno disponibili sul mercato giapponese a partire da dicembre ad un costo che si aggira intorno ai 2100 e 1050 Euro.

Attenzione però perché se spariscono gli occhiali non vuol dire che spariscano tutte le limitazioni. La stessa Toshiba afferma infatti che per una visione ottimale e stereoscopica ci si debba posizionare ad una distanza di 90 centimetri per lo schermo da 20 pollici, 65 centimetri per quello da 12 e con un’angolazione di 40º; e stare immobili per vedere un film nel proprio salotto non è proprio l’ideale. Bisognerà anche in questo caso raggiungere un compromesso e, visto il prezzo attualmente proibitivo e le dimensioni ridotte, qualcuno potrebbe ancora propendere per gli occhiali. Proprio a questo proposito Sascha Lange, Head of Marketing della divisione Visual Products di Toshiba in Europa, ha sottolineato che si tratta solo di un “primo passo” nella direzione di un futuro tridimensionale.
Esiste comunque un’alternativa presentata dal Fraunhofer Institute: uno schermo che grazie a una particolare telecamera integrata individua la posizione degli occhi in modo da allineare le immagini rispetto alla posizione del telespettatore.

Liborio Fedele

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