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Recensione NAS Buffalo TeraStation 3410DN: archiviazione allo stato puro

Come accade in tutti gli ambiti, anche di NAS ce ne sono di vario tipo, a prescindere dalle prestazioni, ci sono quelli che più si focalizzano sulla sicurezza dei dati archiviati e quelli che invece hanno un’elevata flessibilità che gli consente di inglobare funzioni che sempre più strizzano l’occhio a veri e propri server. Buffalo con la sua linea di prodotti riesce a soddisfare le esigenze dei suoi clienti proponendo unità sia della prima che della seconda tipologia. La Buffalo TeraStation 3410 è il NAS nella sua versione più “integrale”.

Con 4 vani per altrettanti dischi con interfaccia SATA a 6 Gbps da 3,5″ la Buffalo TeraStation 3410DN supporta RAID 0, 1, 5, 6, 10 e JBOD. È mossa da una CPU dual core a 1.4GHz (Annapurna Labs Alpine AL-212) con 1 GB di RAM DDR3 e presenta come interfacce esterne 2 porte ethernet 10/100/1000 Mbps e 2 USB 3.0.

Il NAS Buffalo TeraStation 3410DN ha una struttura molto solida ed un design alquanto accattivante che lo rende un prodotto interessante anche alla vista oltre che per le sue funzionalità. Il suo robusto telaio prevede un flusso d’aria che, combinato con un filtro anti-polvere, garantisce un utilizzo affidabile e a lungo termine. La combinazione di CPU e RAM inoltre assicurano l’esecuzione simultanea di più servizi.

Per conservare l’integrità dei dati archiviati ed affidati alla Buffalo TeraStation 3410DN l’azienda ha provvisto questo prodotto di una serie di caratteristiche che li possano preservare a più livelli lasciando all’utente la scelta della metodologia che preferisce.
Questa attenzione all’affidabilità e sicurezza si traduce in caratteristiche sia hardware che software. Si tratta di funzionalità orientate in particolare alla ridondanza dei dati ed alla loro protezione da accessi indesiderati.



Potrà sembrare banale ma la chiusura del vano che ospita i dischi è dotato di serratura. Fa parte della dotazione infatti una chiave in duplice copia. Una volta aperto lo sportellino compaiono i quattro spazi dedicati ai dischi. La loro estrazione ed installazione è resa molto semplice da una piccola leva che, una volta sbloccata fa venir fuori il disco semplicemente.

Il firmware è presente sia su disco rigido che sulla scheda madre. In questo modo se anche uno dei due dovesse subire un guasto, il sistema continuerà a funzionare. In fase di formattazione è possibile scegliere se abilitare la crittografia AES 256-bit, ciò renderà le unità leggibili esclusivamente da parte della specifica Buffalo TeraStation 3410DN in uso.

L’interfaccia grafica è molto semplice, funzionale e scevra da fronzoli. Le opzioni sono ben raggruppate e posizionate laddove ci si aspetta di trovarle. Qualora l’attivazione di una particolare funzione necessiti di un’operazione preliminare, sarà il sistema ad avvertire l’utente. Il passaggio da un pannello all’altro del sistema di gestione è molto rapido, sono poche le operazioni la cui esecuzione può richiedere un po’ più di tempo.

Passando alla ridondanza del dato, sono disponibili funzionalità quali la replica, il failover ed il supporto a NovaBACKUP. La prima si occupa di fare una copia di una cartella su un’ulteriore TeraStation presente nella medesima LAN o anche in WAN. Per rendere meno esclusiva questa caratteristica lo stesso procedimento può essere effettuato verso dispositivi compatibili rsync collegati in LAN. In extremis, la copia può essere effettuata su un disco o un array diverso della stessa Buffalo TeraStation 3410DN a seconda della tipologia di RAID scelta. Il failover, sempre in presenza di due TeraStation ridondanti nella stessa rete, in caso di problemi sulla principale, si occupa di spostare automaticamente tutte le operazioni sulla TeraStation di backup. NovaBACKUP è invece un servizio cloud-based che protegge e ripristina i dati in caso di malfunzionamenti, operazioni sbagliate o furto.

Altra interessante funzionalità è quella relativa ai file offline, inclusa in alcune versioni di Windows. La Buffalo TeraStation 3410DN, qualora si lavori su determinati file scollegati dalla rete, sincronizzerà questi ultimi una volta che la connessione sarà ristabilita.

La Buffalo TeraStation 3410DN oltre a integrare due porte USB 3.0 per poter collegare a valle di essa ulteriori unità, presenta anche due porte gigabit ethernet. Queste possono essere utilizzate, attraverso il Port Trunking, per vari scopi. A seconda della modalità scelta, si potrà accedere al dispositivo da due differenti reti o, a patto che la rete lo supporti, collegare due cavi della medesima rete per raddoppiare la banda; oppure banalmente utilizzare il secondo cavo nel caso in cui uno dei due dovesse dare problemi.

Finora ci siamo soffermati sulla gestione della Buffalo TeraStation 3410DN internamente alla rete, ma vediamo come si comporta con la comunicazione con l’esterno. Oltre al servizio NovaBACKUP, è possibile configurare Dropbox o server Amazon S3 per migliorare ancora la disponibilità dei dati. Per accedere dall’esterno a quanto archiviato in questo NAS è possibile abilitare protocolli quali SFTP, FTP, SMB, AFP e WebDAV.

Buffalo mette inoltre a disposizione un WebAccess tramite buffaloNAS.com. La sua configurazione è estremamente semplice e consentirà di poter avere accesso ai nostri file grazie ad un semplice link personalizzato. È però necessario aprire la porta dedicata a questo servizio sul router in quanto buffaloNAS.com non funge da bypass. In questo modo però è possibile indirizzare qualsiasi file presente sulla Buffalo TeraStation 3410DN per poterlo facilmente condividere.

Trattandosi di un prodotto il cui funzionamento è previsto essere di 24 ore al giorno tutti i giorni, le fasi di accensione e spegnimento non sono fulminee e richiedono un bel po’ di tempo. La sua accensione può anche essere gestita tramite Wake On LAN (WOL). In alternativa la Buffalo TeraStation 3410DN può essere programmata perché sia operativa su base giornaliera solo in fasce orarie predefinite, assicurando un’efficienza energetica superiore.

Ogni singolo aspetto riguardante la Buffalo TeraStation 3410DN è ampiamente descritto nel manuale utente attualmente disponibile solo in lingua inglese. Tutti i passi necessari per ogni sezione sono corredati da immagini o screenshot che semplificano la comprensione anche a chi non dovesse comprendere benissimo l’inglese.

Quando è in funzione la rotazione di quattro dischi rigidi, abbinata alla ventola per il raffreddamento, genera un rumore abbastanza importante. Anche quando è in standby emette un sibilo che non passa inosservato. Benché il design lo avvicini molto ad un prodotto consumer, va evidenziato che la sua destinazione d’uso sono le piccole aziende ed in questo ambito solitamente esiste un vano/stanza dedicato a questo tipo di dispositivi, perché non siano di fastidio. La Buffalo TeraStation 3410DN anche quando viene spenta, finché è collegata all’alimentazione, rimane in realtà sempre in standby, in modo da poter essere sempre accesa via WOL. Sempre pensando all’uso aziendale, l’accensione o spegnimento fisici sarebbero risultati poco funzionali.

Incluso nell’acquisto della Buffalo TeraStation 3410DN, è previsto il servizio TeraStation VIP che si traduce in 3 anni di garanzia e sostituzione degli hard disk guasti in 24h.

Ulteriori informazioni su Buffalo TeraStation 3410DN sono disponibili alla pagina dedicata.
È possibile procedere all’acquisto della Buffalo TeraStation 3410DN su Amazon dove viene proposta a partire da 635 € per la versione da 4 TB (4 x 1 TB) fino a 1.115 € per quella da 16 TB. Si tratta di soluzioni aziendali ad alta affidabilità per cui un tale investimento può significare evitare perdite superiori dovute alla perdita di dati, nonostante ciò si tratta di importi che si allineano alle proposte dei concorrenti.

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